lunedì 7 novembre 2011

Venerdì 18 Novembre ore 21

VENERDÍ 18 NOVEMBRE 2011 ore 21
COLLEGIO DE FILIPPI - SALA BORGHI





Presenta il volume

IL VOLTO DI CRISTO
Gli Acheropiti del Salvatore
nella Tradizione
dell'Oriente cristiano




intervengono:

Prof. Alberto Cozzi,
Preside dell’Istituto di Scienze Religiose di Milano
e docente di Teologia Sistematica
presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale

Prof. ssa Emanuela Fogliadini, docente di Teologia dell’Oriente cristiano
presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna
e autrice del libro



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sabato 14 maggio 2011

Il volto e dello sguardo nell' iconografia

L’assunzione da parte del Verbo di Dio di un corpo e di un’anima umani implicano, infatti, la presenza di un volto e di quindi di uno sguardo umani: da qui l’eccezionale occasione della rappresentazione delle immagini che, nonostante i dibattiti e le lotte iconoclaste, irruppe agli albori del cristianesimo e lo attraver- sò, come una costante, durante tutta la sua storia.

Il bisogno di immagini in am- bito cristiano subì un’accelerazione anche a causa dello slittamento del ritorno di Cristo sulla terra. Le comunità apostoliche che inizialmente avevano vissuto nell’ardente attesa dell’imminente parusia non ritenevano infatti necessario conservare immagini o ritratti di Gesù.

La visione del Figlio incarnato di Dio, di cui avevano goduto apostoli e discepoli, era tuttavia preclusa ai posteri.

Le icone Acheropite di Cristo e la loro dimensione teologica

Spesso, anche se destinata a non essere esaudita durante la vita terrena, per cui la risposta della Scrittura alla ricerca del volto di Dio si concretizza nell’invito a osservare le leggi e i comandamenti da Lui donati.

La teologia ebraica abolisce, infatti, la possibilità di vedere direttamente Dio: «Persino la gloriosa teologia del kabod non significa né la pienezza di Dio né la presenza di Dio. Questa protegge l’individualità della presenza non mediata di Jahvè».


Il senso letterale dell’espressione indica la visita al santuario e, poiché il culto di Israele è aniconico, non si può parlare nella teologia ebraica di un guardare il volto di Dio: «Il concetto “volto di Dio” non è divenuto perciò nell’A.T. un concetto teologico autonomo, ma esiste solo come un modo di esprimersi».



Al contrario la benedizione per eccellenza equivale ad avere il volto di Dio che risplende su di sé: «Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio».
Nel Nuovo Testamento prorompe, rispetto al tema del volto e dello sguardo, una prospettiva nuova e inattesa che capovolge la visione veterotestamentaria.

domenica 8 maggio 2011

Il volto e lo sguardo

Il volto è il luogo del corpo dove, per eccellenza, sono maggiormente comunicati atteggiamenti, emozioni, reazioni, sentimenti. Gran parte di ciò che sappiamo sugli altri lo apprendiamo dai loro volti, prima ancora che parlino, e gran parte degli indizi su noi stessi è trasmessa proprio dalle espressioni del nostro viso: «Il volto è a un tempo l’identità di una persona e il varco aperto sul suo segreto. Nel volto, la persona ti guarda e chiede di essere riconosciuta.

Il volto è il luogo dove la persona comunica quando vuole aprirsi e rendersi accessibile, il volto è il cristallo trasparente dove brilla l’interiorità della vita o diventa uno schermo quando la persona vuole nascondersi e sottrarsi a uno sguardo invadente e indagatore.

La Sacra Scrittura, esperta nell’indagare l’animo umano, si sofferma spesso sulla descrizione del volto come fonte di comunicazione del pensare e sentire dell’uomo. L’Antico Testamento utilizza assiduamente il termine panim per in- dicare sia il volto in senso proprio, sia l’aspetto fisico, ma anche lo sguardo e ad- dirittura la persona stessa. L’importanza del concetto è tale che, con le sue 2.100 attestazioni, è la parola più frequente nei libri veterotestamentari. Essa inoltre, presente al plurale, sottolinea la molteplicità dei dettagli che compongono il volto.

sabato 16 aprile 2011

Dove comprare il volto di Cristo

Il libro della teologa Emanuela Fogliadini, analizzato e riassunto nei post precedenti, è uscito da pochi giorni sul mercato del libro e in questo post vogliamo raccogliere tutti i migliori negozi online ( e non solo ) dove poterlo acquistare.

Il libro, pubblicato da Jaca Book, tratta e guida il lettore nel mondo degli acheropiti di Cristo incentrando la propria analisi proprio sul volto del Salvatore rappresentato nel mondo cristiano occidentale e orientale.

Il Volto di Cristo lo potete trovare nelle migliori librerie e negozi online, tra le quali segnaliamo: libreriadelsanto, fnac, ciao.it, lafeltrinelli, libreria coletti, boxshop, unilibro, bol, ibs e tanti altri.

Un'analisi così approfondita degli acheropiti del volto del Salvatore la trovate solo nel libro Il volto di Cristo, il quale, pur essendo da poco in commercio, sta risquotendo un gran successo nel mondo della teologia grazie anche, come sopracitato, alla presenza del suddetto libro nelle migliori librerie italiane.

domenica 3 aprile 2011

Analisi parte 3 de Il volto di Cristo

La terza e ultima parte riporta il lettore nel mondo occidentale.
Il fascino per le icone non è un fenomeno solo recente: la Chiesa latina ha accolto all’interno della propria storia alcuni presunti Acheropiti di Cristo. L’approccio è stato molto entusiasta, ma in generale riduttivo: queste immagini sono state infatti ridotte a “Santi Volti”, ossia a preziose reliquie risalenti a Gesù stesso.

Questo accadde al più celebre Acheropita occidentale, l’icona del Salvatore detta “della Veronica”, ma continua nel modo di guardare ai Santi Volti di Laon, Genova, Manoppello, ben lontani dall’essere ritenuti capaci di veicolare la rivelazione, attestare il dogma dell’incarnazione del Salvatore, mettere in contatto con il prototipo rappresentato come le icone del volto della Tradizione dell’Oriente cristiano.

Ci auguriamo che questa approfondita analisi de Il volto di Cristo vi porti a riflettere su quanto detto e scritto dalla teologa Emanuela Fogliadini e vi induca ad approfondire l'argomento leggendo l'opera completa.

Analisi parte 2 de Il volto di Cristo

La parte seconda de Il volto di Cristo di Emanuela Fogliadini si concentra su una attenta analisi degli Acheropiti di Cristo.
Partendo dal monumentale lavoro di E. von Dobschütz, imprescindibile riferimento per qualsiasi ricerca sul tema, la presente ricerca sul volto di Cristo, che ci fornisce la traduzione di vari testi di riferimento, pur lasciando il testo originale in nota, si è distanziata dalle posizioni “liquidatorie” dello storico e teologo liberale che sottolineava il tratto leggendario e il carattere di “invenzione” ideologica degli Acheropiti del volto.

Una comprensione effettiva degli Acheropiti del volto, lungi da ogni marginalizzazione del loro carattere teologico, passa invece, nell'opera della teologa Fogliadini, attraverso la messa in luce della centralità di quest’ultimo. Senza gli Acheropiti infatti, come prova il rimando ad essi fatto nel corso del concilio di Nicea II, la teologia dell’icona avrebbe finito col risultare depotenziata e non avrebbe forse potuto assumere quella connotazione dogmatica che da un lato la caratterizza e dall’altro la diversifica, nell’approccio all’immagine, dall’Occidente.

Il volto di Cristo quindi è un'opera che esegue un'analisi molto approfondita dell'argomento in tutte le sue tre parti concentrandosi nella terza sul mondo occidentale.